Mio figlio è iscritto in un’università privata della capitale, alla quale corrispondo una generosa retta per il corso di laurea. Vorrei avere dei riferimenti il più possibile precisi per la detrazione di quanto sostenuto.
Chi frequenta università private deve calcolare la detrazione non sull’importo corrisposto ma su quello che avrebbe sostenuto in un istituto statale. E dopo anni di “nebbia” è arrivata la sospirata disciplina regolamentare per la detrazione delle spese universitarie delle università non statali: il Miur, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ha emanato dapprima il Decreto 28/12/2017 nel quale ha indicato il limite di detraibilità per il 2017, poi il decreto 28/12/2018 per i limiti delle spese del 2018, il Decreto n. 1156 del 19/12/2019 per quelle del 2019 e infine il decreto 30 dicembre 2020 nel quale ha indicato il limite di detraibilità per il 2020. L’ammontare viene infatti aggiornato annualmente e con tutta probabilità uscirà a dicembre il nuovo Decreto che indicherà i valori massimi per il 2021. Anche per quanto riguarda i corsi di dottorato, di specializzazione e i master universitari di primo e secondo livello, viene fissata ormai con cadenza annuale la spesa massima detraibile.